Dieta chetogenica? Può essere la soluzione definitiva al sovrappeso? Per chi è indicata?
30/05/2023

Dieta chetogenica: se ne parla molto, ma in pochi sanno cos’è davvero
La dieta chetogenica è un regime alimentare che si è guadagnato una crescente attenzione negli ultimi anni. Conosciuta per la sua capacità di indurre uno stato metabolico chiamato chetosi, è stata originariamente sviluppata per scopi clinici ed è stata ampiamente studiata per il trattamento di diverse condizioni.
Ma cerchiamo di offrire una panoramica scientifica sulla dieta chetogenica, dalle sue origini storiche al suo utilizzo in ambito clinico, nonché una valutazione dei suoi pro e contro.
Origini e storia
La dieta chetogenica risale al 1920, quando è stata sviluppata come dietoterapia per l’epilessia resistente ai farmaci nei bambini. È stata introdotta per la prima volta dal dottor Russell Wilder presso la Mayo Clinic. L’approccio si basa sulla riduzione drastica dell’apporto di carboidrati nella dieta, sostituendoli con una maggiore quantità di grassi e una moderata quantità di proteine. La dieta chetogenica dunque non è una dieta iperproteica né tanto meno necessariamente a base di carne.
Questa composizione di nutrienti induce una condizione metabolica chiamata chetosi, in cui il corpo inizia a utilizzare i grassi come principale fonte di energia. Il processo produce corpi chetonici, che diventeranno il carburante alternativo per l’organismo, in sostituzione dei carboidrati.
Quali sono i dettagli da non trascurare?
Un regime chetogenico dovrebbe sempre essere elaborato da professionisti qualificati, che assicurino un rapido ingresso nello stato di chetosi. Il rischio più comune è una chetosi debole, instabile, assente o ritardata e dunque sprecare massa muscolare in un processo chiamato gluconeogenesi.
Qual è la differenza tra gluconeogenesi e chetogenesi?
La gluconeogenesi è un fenomeno biochimico che fa sì che l’organismo produca glucosio, cioè il carburante per il suo funzionamento, non dai carboidrati introdotti con l’alimentazione, ma essenzialmente smantellando la massa muscolare. Quando i carboidrati vengono ridotti drasticamente, la gluconeogenesi parte prima della chetogenesi. Per garantire che la chetogenesi si instauri nel minor tempo possibile la si induce con un regime iperlipidico, cioè ricco di grassi.
Quali sono i pro e i contro di una dieta chetogenica?
Pro
- Stato di euforia costante, dovuto alla produzione di isopropanolo a partire dal corpo chetonico acetone
- Stato di sazietà, che favorisce l’applicazione rigorosa del regime
- Dimagrimento rapido e costante, anche a partire da situazioni di stallo
Per verificare di essere entrati in chetosi possiamo utilizzare delle apposite strisce, reperibili in farmacia, da bagnare con le urine.
Contro
- Alitosi, per via della produzione di acetone, eliminato con l’espirazione
- Stipsi, soprattutto per via dello scarso apporto di fibra
- Difficoltà nel mantenimento del regime al di fuori del contesto domestico
- Non fa educazione alimentare, non essendo sostenibile a lungo termine: non andrebbe applicata per più di sei settimane
Per quali categorie di pazienti è assolutamente controindicato un regime chetogenico?
- Pazienti con problematiche psicologico/psichiatriche (ansia e disturbi del comportamento alimentare, in particolare)
- Bambini, donne in gravidanza e in allattamento
- Pazienti oncologici
- Pazienti con deficit metabolici specifici del tipo:
- Deficit di carnitina
- Deficit della carnitina palmitoil transferasi I o II
- Deficit della carnitina traslocasi
- Deficit della beta ossidazione acidi grassi
- Deficit della piruvato carbossilasi
- Pazienti affetti da porfiria
- Pazienti a rischio malnutrizione (oncologici, anziani)
Prima di un intervento chirurgico si segue una dieta chetogenica?
Le diete chetogeniche vengono utilizzate nei pazienti prima di un intervento di chirurgia bariatrica per i seguenti motivi:
- Minimizzare i rischi operatori
- Diminuire il volume del fegato, per via della riduzione del grasso viscerale profondo
- Miglior recupero postoperatorio
In generale, non è raro che un chirurgo consigli ad un paziente obeso di perdere peso prima di un intervento di chirurgia addominale ma, attenzione, se il paziente è a rischio di malnutrizione, ad esempio se ha ricevuto una diagnosi di tumore all’apparato digerente, la dieta chetogenica è assolutamente controindicata, così come sono controindicati digiuni di ogni genere.